Quanto abbiamo parlato dell'aumento del costo del biglietto che fece Sala nel suo primo mandato.Oggi e' Regione Lombardia che rilancia l'argomento e lo fa a ridosso del Ferragosto, quando i milanesi sono impegnati con paperelle e bagni in acque cristalline tra Cattolica e la Sardegna, colonia della classe "agiata" meneghina.Un aumento esteso a tutta l'area metropolitana, in nome di una necessaria sterzata per adeguare il comparto " "Trasporti Pubblici" all' inflazione galoppante.I Comuni si sono adeguati senza colpo ferire in virtu' di una spesa di bilancio gravosa e perennemente in crisi.Dunque i biglietti Atm costeranno 2.20 euro a tratta/tempo.Salvi gli abbonamenti.A Milano si verifica un paradosso tecnico.Il Sindaco, tra le priorita', ha messo al primo posto la battaglia contro le auto private tout court, riduzione di carreggiate a favore di corsie per veló definite piste ciclabili, riduzione di posti auto e aumento di quelli a pagamento, nessun nuovo parcheggio, nessun piano per eventuali parcheggi di prossimita', aumento di area B e irrigidimento su area C, in cambio di una promessa: migliorare il trasporto pubblico.Nessun pensiero critico sulla ricaduta di certe scelte sul piano socio/economico, tanto meno sui tempi di attuazione di una massiva implementazione del trasporto veloce qual'e'la metro e le linee di superficie a corsia protetta e con semaforizzazioni sincronizzate.A questo si aggiunge questo aumento acritico, peraltro senza nessun commento o meglio, con il classico commento di comodo
dopo un'evidente gioco di sponda che solo un illuso puo' non vedere.Ora,una famiglia di basso reddito, ovvia periferia, volendo farsi un giro domenicale in Duomo, spendera' circa 20 euro che in un mese fanno 80 euro oppure, cosa ovvia, opta per l'uso dell'auto o peggio, tenta di non pagare la tratta. Milano va verso la citta' per ricchi e belli, edonistica, con un pensiero alla citta'dei 15 minuti che porta a annullare il concetto di citta' e, se da un lato si puo'pensare ai servizi, dall'altro si puo'ipotizzare una ghettizzazione ulteriore con tante piccole citta' a marce diverse.Cosi l'idea green che vorrebbe se mai un trasporto pubblico a costi ridotti e capillare, si riduce a un'idea illusoria; priva di piano economico e progettuale, piu' volte palesata e mai compiuta con forza
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