lunedì 28 marzo 2022

L’IDROGENO NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA, AVRÀ’ UN RUOLO?


 


Il settore di applicazione più immediato dell'idrogeno è quello del trasporto: esistono già delle stazioni di rifornimento per automezzi a idrogeno, ed è pubblico il progetto di Trenord che prevede l'acquisto di 6 treni alimentati a idrogeno entro il 2023 per la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo. Il progetto è portato avanti da Alstom Italia e Snam per la rete gas che trasporterà una certa % di idrogeno (metano e idrogeno possono essere trasportati insieme).
Per quanto riguarda il trasporto su gomma, l'area più interessante è quella degli autobus e dei mezzi pesanti, per i quali le ricariche hanno la pressione standard di 350 bar/35 Mpa. Per le autovetture si sta andando invece verso pressioni più elevate 700 bar/70 Mpa, per garantire la ricarica veloce e aumentare l'autonomia, quindi i chilometri percorribili tra un pieno e l'altro.
In ambito industriale, l'idrogeno è già utilizzato nei settori siderurgico e petrolchimico, sia come vettore energetico che come reagente. La possibilità di produrre idrogeno verde a costi competitivi svilupperà il suo utilizzo nelle aziende energivore, Per soddisfare le esigenze di queste aziende potrebbero essere sviluppati dei punti di produzione di idrogeno verde nei pressi dei principali poli industriali ed anche In questo caso, comunque, è necessario un processo di compressione. Infatti, gli elettrolizzatori oggi in commercio producono idrogeno a una pressione variabile fra i 3 e i 30 bar, e la pressione di riferimento per lo stoccaggio è di 250 bar, un aspetto da tenere presente per i costi energetici che oggi rappresenta un limite. Un altro settore interessante è il "Power to Gas", termine col quale si fa riferimento ai casi in cui l'idrogeno è utilizzato per immagazzinare l'energia in esubero prodotta dagli impianti di produzione non programmabili, fotovoltaici e/o eolici. L’idrogeno potrebbe essere un ottimo vettore di stoccaggio dell’energia. Nei momenti di scarsa produzione dell'impianto sarà la fuel cell (pila a combustibile), alimentata dall'idrogeno prodotto da un elettrolizzatore e stoccato a 250 bar, a produrre l'elettricità da immettere in rete in un secondo momento, quando necessario.