lunedì 21 febbraio 2022

LE NORMALITÀ’ DISABILI


 


Milano è senza dubbio all'avanguardia in tema social, dunque le idee e le informazioni circolano ma non sempre arrivano ad essere dei progetti e infine delle cose. Da un po’ di tempo si parla di barriere architettoniche, di richiamo al tema della disabilità, in questo caso declinata a un deficit motorio ma anche sensoriale. Fatto certo è che persistono ancora molte situazioni di ingiustificabile e tanto meno accettabile assenza delle condizioni minime per rendere la vita un po’ meno pensante a chi ha una disabilità e gli Enti vanno in deroga quanto possono pur di non spendere in adeguamenti. Intanto la città si prepara a ricevere la bandiera Olimpica e certo non si può dire che sia una città a portata di tutti a partire dall'accesso ai mezzi pubblici per finire alle tante incongruenze che persistono sui marciapiedi. C'è ancora molto da fare e servirebbe iniziare a pensare che ci siano molte normalità disabili e purtroppo sono disabilità gravi come l'indifferenza e il pressappochismo. NESSUNO esente destra e sinistra equamente ciechi di mente ma soprattutto quello che dispiace è l'assenza e la distanza e riguarda tutti, cittadini e governanti.

giovedì 17 febbraio 2022

VORREI MA NON POSSO


 


 
Con la non approvazione da parte della Corte Costituzionale della legittimità dei referendum sul fine vita e sulla legalizzazione della cannabis, come anche di quello sulla responsabilità civile dei magistrati, viene dato l’ennesimo messaggio che la volontà dei cittadini non conta niente.
Né le spiegazioni con modalità inusuale fornite da Amato dissipano i dubbi in proposito.
Esistono già leggi che inibiscono i pericoli paventati dal Presidente, e che questi referendum non andrebbero ad abolire.
A parole infatti si sostiene la pratica dei referendum come alto momento di democrazia partecipativa, ma poi l’interpretazione che viene data alla formulazione del quesito abrogatorio tarpa le ali ai 3 referendum che veramente toccano la vita quotidiana di ogni cittadino italiano. Perché, parliamoci chiaro, con questa bocciatura, è ovvio che neanche gli altri 4 approvati hanno la minima possibilità di raggiungere il 50% di quorum.
E la distanza tra i palazzi del potere e i cittadini aumenta a dismisura, invece che ridursi, come chiunque dotato di buonsenso si aspetterebbe.
 
Massimiliano Fava

sabato 5 febbraio 2022

IL CORAGGIO DELLE VERITÀ COME ESERCIZIO DI DEMOCRAZIA


 


Si potrebbe prendere ispirazione dalla storia della filosofia. Questo problema si è presentato in molteplici contesti, uomini di pensiero di differenti estrazioni culturali si sono trovati coinvolti in situazioni e in rapporti di forze che hanno richiesto loro l'obbligo della "parrēsia" e di confrontarsi costantemente con lo spazio della libertà e del coraggio della parola pubblica.
Nella convinzione che la "parrēsia" sia non solo un concetto chiave della tradizione occidentale del pensiero, ma anche una questione cruciale dell'esperienza contemporanea, come il tema della verità e della relazione che la verità ha e ha avuto con l'individuo singolo e collettivo. La verità è un punto di vista imprescindibile per la comprensione della precarietà con cui oggi avviene la formazione dell'uomo moderno. In nessuna formazione dell'individuo si forza sul concetto di verità poiché scivolosa.
Non ci si sofferma, dunque, su come distinguere il vero dal falso, quanto piuttosto sul modo in cui si costituisce il soggetto che dice la verità e sulla produzione di quest’ultima. Proprio in questa prospettiva il cinismo, corrente filosofica che si sviluppa nel IV secolo a.C., assume un ruolo centrale in questa disamina.
Stando così le cose, anche nel contesto democratico la parresìa assume un particolare ruolo. Non a caso il filosofo forse più recente che si è esposto sull'argomento Foucault, fa notare che molti antichi hanno messo in discussione il fatto che la democrazia potesse essere luogo di esercizio della parresìa. Egli scrive:
"In democrazia, la parresìa è anzitutto pericolosa per la città. Pericolosa se la si intende come libertà di prendere la parola concessa a tutti, concessa a chiunque. Ora la parresìa appare pericolosa nella misura in cui richiede, a colui che vuole farne uso, un certo coraggio, che in una democrazia rischia di non essere stimato". Ma la verità è un tema molto dibattito. Lo stesso Platone parla del coraggio della verità come un esercizio di una purificazione di sé attraverso la cura dell’anima, niente a che vedere con la Democrazia. Il cinismo si è soffermato, invece, sulla lotta contro i desideri, ma anche i vizi dell’umanità come mezzo per esercitare una Democrazia di tutti. Potremmo concludere che in entrambi i casi, però, chi si assume la responsabilità di dire il vero, mettendolo in pratica, cambia non solo se stesso ma anche il mondo (si da per assunto che ciò sia impossibile).
Dunque il tema della Democrazia implica il coraggio della verità (assoluta) o l'accettazione delle tante verità, oppure c'è dell'altro?Noi crediamo che la verità sia essenziale nell'esercizio della Democrazia, ma resta l'esercizio della verità come limite riferito alla denuncia di ogni forma di abuso della democrazia o della politica che ne rappresenta l'espressione oggi più evidente e deludente. Si dice che ogni scelta che facciamo è fare politica se questa scelta la rendiamo pubblica. Dunque la Democrazia resta un'utopia? Forme dirette di partecipazione non possono esimersi dal cinismo? E l'uomo potrebbe allontanarsi definitivamente da l'opportunismo?
Noi crediamo nei limiti oltre che negli obiettivi, dunque serve coraggio per la verità e esercizio per la Democrazia a partire da rendere ai cittadini la libertà di scegliere ma nel solco della responsabilità nei confronti della Società che ogni giorno è la verità cinica contrapposta alla verità filosofica della politica.

mercoledì 2 febbraio 2022

QUARTIERE SANTA GIULIA, NEMESI


 


Una storia che parte da lontano, dalla Montedison e dalla Radaelli, colossi che davano lavoro a migliaia di milanesi nati o divenuti.
Chiuse le fabbriche, restò un terreno di nessuno per anni, fino a quando qualcuno non pensò a come quel terreno potesse essere utilizzato al meglio. Cosi nasce il progetto Santa Giulia, una "cosetta" da 2 miliardi di euro, condomini Aler e residenziali. Partono il lavori ma con un problema, il terreno non era stato bonificato, quella società che risulta ancora proprietaria dei terreni, la Risanamento Spa, dichiarò che era tutto ok, si poteva costruire, era il 2010. Interviene la magistratura. I lavori proseguono e i palazzi Aler prendono forma, finché non arrivano i primi cittadini, ancora con la maggior parte del progetto sulla carta e con i terreni ricoperti di veleni ecc. Passano gli anni e cosi si arriva alla Milano Santa Giulia Spa, ma anche al colosso australiano Ledlease e all'ennesima bonifica, dopo soldi spesi, un ventennio fatto di incredibili peripezie da parte dei cittadini che vivono sui quei terreni inquinati, persino un asilo con il suo giardino, ma tanto è gente "vuoto a perdere", possono anche mettere le mani nel letame e soprattutto si doveva riscuotere i fondi per il concetto del "Do ut Des". Ecco i numeri: 3000 alloggi, un bel business center, un parco verde, negozi detti di prossimità, spazi ricreativi e la nostra Arena Olimpica. Santa Giulia, 64 ettari di terreno, 1,2 milioni di m3 di terreno da movimentare, 300mila tonnellate di terreno e materiali da smaltire in 3 anni, poi si potrà costruire. Ecco che arriva Eventim a costruire il Palahockey o meglio: l'ARENA ITALIA che poi diverrà qualcosa d'altro. Chi farà la bonifica in tempi record? ATI SUEZ SEMP, azienda leader nelle bonifiche. Anche in questo caso, cosa succederà? Si dovrà procedere con una prima bonifica per dare modo all'Azienda che costruirà fisicamente il Palahockey, non ancora individuata, e il resto della bonifica sarà fatto poi. Bene, sono già passati 15 anni dalle prime ruspe, e di tutto ciò si sapeva già subito dopo l'assegnazione dei Giochi Invernali, cosi tra una cosa e l'altra, siamo a tempo scaduto, a dover procedere ancora con la bonifica che, nel caso trovi dei problemi, avrà conseguenze sul progetto di far giocare le partite di Hockey delle Olimpiadi Invernali e forse anche altro. Intanto c'è già una prima bocciatura della metrovia leggera che era nel progetto iniziale e che aveva convinto molti a comperare casa a Santa Giulia. Infondo si sa come vanno queste cose, sulla carta è tutto molto bello, poi, quando si atterra dal volo pindarico, spesso l'impatto è dei peggiori.